Laboriamo

Il nome del laboratorio è scelto dagli alunni allo stesso modo i bambini scelgono il tipo di coltivazione.

TEMPI:

è un laboratorio che ha la durata di almeno 30 settimane, i lavori proseguono a cadenza settimanale

Occorrente:

Piccolo spazio verde da destinare a coltivazione di Fiori ( se l'edificio non ne è provvisto, con un accordo-progetto con le autorità della cittadina si può ricorre "all'adozione" di uno spazio pubblico )

Attrezzi per lavorare  della terra ( zappa, annaffiatoio, guanti,...); strumenti per misurare le distanze,

- La scelta di cosa coltivare è dettata dal periodo in cui si intende godere i "frutti del lavoro" . Non dimenticare ovviamente le caratteristiche ambientali in cui il laboratorio sarà avviato. Montagna, collina,pianura o mare detteranno le caratteristiche climatiche e di coltivazione)-

Cosa coltivare: Semi, bulbi,talee,...concime, torba,...

Come coltivare: ogni bambino ha un seme o piantina o bulbo da coltivare, erbacce da estirpare, terra da nutrire,...

Cosa registrare:ogni alunno sarà fornito di una scheda dove registrare settimanalmente il proprio intervento sulla piantina e il tipo di intervento subito  oltre alla misurazione della  crescita.

Se il laboratorio viene proposto parallelamente a più classi ovviamente lo spazio da coltivare va suddiviso in parti uguali. Le coltivazioni invece variate. Potrebbe subentrare allora il Laboratorio dell'ortolano seminando  fave (per  raccoglierle a maggio e condividere la merenda magari con i genitori),  o cavoli e introdurre la Geometria Frattale.

Insomma questo tipo di laboratorio riesce a segmentarsi in varie discipline: Geografia e Storia( lo studio del territorio, concetti topologici e spaziali, la storia della alimentazione e delle coltura del territorio,...), Geometria ( misura dello spazio da coltivare, la forma delle piantine e/o dei fiori), Statistica ( registrazione degli interventi sulla piantina e/o variazioni in base al meteo) Scienze ( esseri viventi e non viventi, caratteristiche delle piante, proprietà, studio delle differenti radici,delle foglie...), Misura ( misurare i pesi dei concimi, il quantitativo di acqua,...),Problemi ( identificare problemi, affrontarli e risolverli. Ad es. un problema di crescita della piantina,  infestazioni di erbacce, ...dando soluzioni la cui efficacia si verificherà realmente),Lingua Italiana ( relazionare sui processi di crescita delle piantine),...

Nel Laboratorio gli studenti vivono realmente e in prima persona le attività. Controllano costantemente i processi risolutivi delle decisioni adottate e la loro efficacia,elaborano idee in gruppo ( brainstorming) e attraverso il lavoro Cooperativo sviluppano capacità relazionali, di mutuo soccorso sulla base delle proprie peculiarità personali.

 

 

 

 

Cose da NON pensare quando si decide di lavorare per Laboratori

Innanzitutto NON pensare di sostituire il Laboratorio che ha caratteristiche e procedure molto specifiche   con i vasetti disposti sul davanzale dell'aula. Sarebbe come pretendere di  sostituire una partita di calcio su campo erboso con il calcio balilla.Ovviamente gli spazi di molte scuole sono noti a tutti, in tal caso NON chiamiamo laboratorio l'esigua superficie di uno spazietto di un'aula dedicata alla semina che in poco tempo viene dimenticato . 

Il Laboratorio è un modo di insegnare e richiede parallelamente spazio mentale, strutture, spazi, mezzi e strumenti  adeguati. 

Il Laboratorio richiede la co-partecipazione di tutte le figure professionali che interagiscono in classe ( a meno che non si è di fronte ad un  docente che insegna tutte le educazioni e tutte le discipline. Unico caso in Italia da registrare sugli annali didattici). Il Laboratorio ha bisogno della lungimiranza del dirigente che se veramente accorto ne farà un modus didattico da disseminare. 

Senza queste premesse NON esiste Laboratorio.